Il Pif.
Conoscete Pierfrancesco
Diliberto? No? Perché lo conoscete col nome d'arte. Si tratta di
Pif, giovanotto del 1972, attore, intrattenitore, simpatico.
Pif
esterna sul Corriere.it e si rivolge al PD, cioè anche a me, dicendo
che metta al bando l'orgoglio e dia una mano ai vincitori delle
elezioni che non hanno la maggioranza e non sanno che pesci prendere.
A prescindere, ovviamente, in nome del bene comune. I programmi di PD
e MoV5S sono opposti? Pazienza, dice, Pif, metti da parte il
programma. I pentastellati mi hanno calunniato, infamato, irriso per
quattro anni? Pazienza, dice Pif, puntellagli il Governo in nome del
bene comune, eh, dico, l'orgoglio, l'orgoglio...
Non ho capito perché Pif
non ha fatto l'esternazione simmetrica:
Pentastellati, siete dei
dilettanti allo sbaraglio, avete vinto le elezioni attizzando paure e
malcontento e diffondendo in Rete calunnie e menzogne a non finire.
Mettete da parte l'orgoglio dei vincitori e andate col cappello in
mano da quelli del PD. Loro sanno come si fa. In nome del bene
comune, ovviamente.
Ve lo dice, ve lo dovrebbe
dire ma scendendo dal carro dei vincitori, Pierfrancesco Diliberto.
In
arte, Pif.
Ma, ahimè, non lo dirà.
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