sabato 9 agosto 2014


sabato 9 agosto 2014


Chiedere, pretendere la Luna o niente!



Curzio Maltese & Diego Della Valle. 

Compro sempre La Repubblica il venerdì. Ci scrive Michele Serra e anche Curzio Maltese.
Questo venerdì Curzio Maltese attacca duramente il Governo Renzi e si appoggia a Diego Della Valle. Oddio, Diego! Patron della Fiorentina di cui sia Matteo Renzi che io siamo sfegatati tifosi.
Ma quando ce vò ce vò e Diego&Curzio pestano sodo: “...ci voleva il signor Tod's per dire che anche stavolta il re è nudo, che il nuovo corso di Renzi non sta cambiando nulla nel concreto rispetto ai veri problemi dell'Italia, a cominciare dal primo di tutti : “ Le riforme proposte dal governo non creano un solo posto di lavoro in più ( Diego)
La critica di Della Valle a Renzi è durissima e definitiva, scrive tutto contento Curzio: “ Non ha una politica industriale ( Diego)
Gli effetti concreti di Renzi non si discostano da quelli dei suoi predecessori Monti e Letta, vale a dire: recessione o stagnazione economica, calo dei consumi, disoccupazione giovanile di massa, aumento della pressione fiscale ( Curzio)” ...” il buon senso di queste osservazioni è davvero soltanto il verso di un gufo? ( Curzio)”

No, gufi no, ma due frettolosi impazienti superficiali noti (  Curzio anche deputato europeo con la lista Zipras....)  italiani sì. Perché il Governo Renzi opera, udite udite, da 14 Febbraio 2014, cioè da sei mesi!
Governo Monti ? 17 mesi! Governo Letta? 10 mesi!
Echekavolo! Renzi sarà anche bravo ma che in 180 giorni riesca a risolvere recessione e stagnazione, calo dei consumi, disoccupazione giovanile di massa, politica industriale del Paese, riforme istituzionali, incremento dei posti di lavoro salvo se altro, no, non ci poteva riuscire neanche Renzi.

Capisco l'urgenza, ma un po' di pazienza? Un po' di fiducia? Un po' di buonsenso vero, reale, fondato, no eh?






mercoledì 6 agosto 2014

La ola




L'Italietta nella palude


Su Facebook  Harmonia difende a spada tratta il bicameralismo perfetto e legge la sua abolizione come un attentato al suffragio universale. Non ho capito perché ma Facebook non è fatto per capire.

 Dicono le cronache che le due Camere nacquero per difendersi da possibili ritorni fascisti. Dicono gli informati che fu una trovata per mettere d'accordo il PCI ( che voleva la Camera dei Comuni e delle Regioni ) e la DC ( che voleva la Camera dei Mestieri e delle Imprese )

Il risultato fu che in Italia, sola sul pianeta, una medesima legge balza e rimbalza da una Camera all'altra . Siamo nati lenti, ma al tempo potevamo permettercelo. Oggi no, non ce lo possiamo permettere. Il Fascismo, il Comunismo e la DC sono nelle nebbie della Storia. Qui è rimasto un mondo dalle decisioni fulminee e una crisi spaventosa.
 
Leviamoci di torno il Senato, seconda e inutile Camera.  Eleggiamo a suffragio universale e democraticamente Deputati, Sindaci e Consiglieri regionali. I Deputati legiferano.
I Sindaci e i Consiglieri, eletti democraticamente, designino i componenti di una seconda Camera specializzata che non possa rallentare la funzione legislativa del Parlamento e possibilmente neanche il passo svelto del Paese.

E qui finisce la questione. Il resto sono la sindrome del cappone a Natale,  lo scemare di opportunità politiche e di rendite di posizione di primo livello, la dimostrazione urlata della propria esistenza e il divertimento dei miracolati di Beppe, che si divertono come matti.
Ci danno dentro tutti con la ola perché il Governo “ va sotto”.
Non è il Governo che “ va sotto”, oh imbecilli. Va sotto l'Italia, affonda lentamente.
 
Matteo Renzi ha contro tutta l'eterna  l'Italietta , quella del tempo della Milano da bere. Cominciò con Craxi, che in quattro anni  ( 1983-1987 ) portò il debito pubblico dal 40 al 90% del Pil. Proseguì, l'Italietta, -scuotendosi di dosso Mani Pulite - con Silvio Berlusconi, omaggiato, sostenuto dalla Confindustria, dalla Chiesa, dai suoi e altrui giornali come il Currierun . Risate alle sue barzellette, omaggi alle sue femmine, mani libere in ogni affare, con il guardaspalle Dell'Utri. Quando fu troppo andò Prodi al Governo, ma ci pensò Bertinotti e la sinistra turigliatta a buttarlo di sotto. E così, in vent'anni, eccoci qui. L'Italietta di oggi  frena tutto, critica tutto, sabota cosa può. Difende prebende e privilegi. Sfotte, irride, sberleffa.
 
Ma il vento è girato, la palude sarà prosciugata. Piaccia o non piaccia l'attore, il canovaccio o il metodo, ci e vi (*) tireremo fuori.

E la ola potremmo magari farla insieme...
(*) noi, il Partito Democratico: 540000 iscritti. Segretario pro tempore Matteo Renzi per aver vinto le primarie e il Congresso.

lunedì 28 aprile 2014

Villa Arzilla o giardinetti.




Scalfari, si riposi.

Eugenio Scalfari è stato un magnifico giornalista, un fine intellettuale, un, come dicono gli inglesi, opinion leader.
Un leader, un capo. Bene, cosa porta un leader a scrivere queste scemenze sul giornale da lui fondato?

Di fronte a questo scenario il centrosinistra, il riformismo radicale del Pd forgiato dall'Ulivo di Prodi e messo a punto da Veltroni col programma del Lingotto, sarebbe la sola risposta seria. Purtroppo non è quella di Renzi. L'attuale presidente del Consiglio è, come più volte ho detto, il figlio buono di Berlusconi, il principe di seduttori; i programmi vincolati alla coerenza non sono il suo forte. Il seduttore vive di annunci e aspira alle conquiste. È un dongiovanni come Berlusconi: non si innamora ma vuole sedurre. Se la seduzione non funziona, cambia obiettivo e sposta il tiro. La sua donna Elvira è la Boschi, come la Gelmini lo è per il Berlusca. Il suo Leporello è Delrio come per l'altro è stato Dell'Utri.

Finezza e cultura! Leporello, Don Giovanni, Mozart, mica pizza e fichi! E chissà contento Delrio paragonato a Dell'Utri!
Però non è vero niente, è un colossale granchio, un parallelo anche infame; in una parola, una stronzata.
Matteo Renzi viene da una famiglia della media borghesia fiorentina, non s'è inventato lauree, ha mogli e tre figlioli, in quindici anni di politica non è stato sfiorato dall'ombra di un sospetto, è un cattolico adulto come Prodi. E' un uomo dalla coerenza totale, che fa quello che dice. Non vuole sedurre nessuno, porta deduzioni e analisi indiscutibili e che del resto Scalfari non ha mai discusso.
E' al Governo da settanta giorni e ha fatto più cose degli altri in vent'anni.
Ma a Scalfari, e anche al suo giornale, non piace. E va bene.
Ma perché insultare sul nulla e demolire a prescindere, senza dargli neanche sei mesi di tempo per fargli chiarire chi è?
Scalfari è in mala fede? No certamente.
Scalfari non legge più i segni dei tempi, non capisce più cosa succede, non riconosce gli uomini, vaneggia tra le ombre del passato. Allora spara banalità, sembra la Santacchè, se la passerotta sapesse scrivere.
Al suo pari, un gradino più giù, un altro vecchio esagitato che urla e urla, sulle piazze, nei teatri a pagamento, in televisione. Urla sempre la solita insensata canzone, manda in culo il mondo intero che del resto si presta a ricreare.
E il terzo, una mummia incartapecorita che sorride alla telecamera e promette di fare quello che poteva fare e non ha fatto, in vent'anni di potere assoluto.

Vecchi, milionari, trovatevi una Villa Arzilla, andate ai giardinetti ma insomma levatevi dai coglioni.
( questo Matteo non lo può dire...)




giovedì 24 aprile 2014

Parola d'ordine:affondare Renzi!




All'assalto le Caste.


Al plurale. Di " Casta "ce ne sono diverse, tutte diverse ma tutte ben organizzate per un solo scopo: mantenersi.
Ogni altro obbiettivo, comunque definito per ideologia, opportunità, giustizia , passa in secondo piano.
Le Caste vinceranno. Matteo Renzi è attaccato da tutte le parti.
Nel suo partito gli sparano addosso le Caste della Sinistra Sistemata, Sinistra Sognante ( mamma, voglio il sole! ) , Sinistra dei Sindacalisti eterni, Sinistra degli Scontenti a Prescindere, Sinistra dei Veri Democratici, che hanno perso primarie e Congresso, ma insomma, cazzo,abbiamo ragione noi, votiamogli contro! Perché democratici sì, ma mica fessi.
Sparano gli intellettuali di area, vecchissimi o giovani, giornalisti con il ditino alzato e la boccuccia torta. Sparano i Laici, perché ma la maduna questo qui è un boy scout, t'ha capì?
Naturalmente i Centristi, zeppi di nostalgie, distinguo e ben altro è il problema.

Le Caste di destra fanno il loro mestiere, è quello che gli riesce meglio: difendere i propri interessi e in culo gli incapienti.
Le Banche, i grandi giornali padronali, le schiere dell'alta burocrazia statale inamovibile da anni e anni, gli imprenditori d'assalto, i furbissimi del quartierini e poi gli alti gradi dell'Esercito ( nessuno tocchi gli F35! ).
E naturalmente evasori fiscali ma anche elusori con magnifici commercialisti sottobraccio, i corrotti in carriera, gli urbanisti della rubanistica, tutte le mafie, 'ndranghite e camorre.
E infine gli Eletti. Gli Eletti in ogni elezione e ad ogni titolo, senatori, deputati, consiglieri, presidenti, sindacalisti, tutti con prebende, stipendi pensioni e buonuscite.

Insomma, l'Italia che conta.

Renzi sarà rimandato nella sua Firenze e l'Italia nel suo buco della Storia.
I lavoratori, gli incapienti con 8000 euro lordi all'anno,, i pensionati a 500 euro al mese, i giovani senza futuro, i vecchi poveri?
 Si accontenteranno. 
Qui c'è comunque, o' mare, o' sole e la famiglia.
 Non si sta poi male.

Basta contentarsi.

sabato 1 febbraio 2014



sabato 1 febbraio 2014

Ecce Grillo: fidatevi!



Qualcuno spieghi a Grillo

che se c'è un partito moribondo probabilmente è il suo.

Il mio no di sicuro....




martedì 28 gennaio 2014

Onorevoli un po' così.



«Il boia Napolitano sta avallando una serie di azioni per cucire la bocca all'opposizione e tagliarci la testa», denuncia Giorgio Sorial del Movimento Cinque Stelle. 

( La prima osservazione: quale testa? )

L'Onorevole Giorgio Sorial è un giovanottino tutto barba e baffi, con una faccetta da fascista che lèvati. Magari no, magari è un fervente democratico, ma che ne sappiamo?  Di sicuro, obbediente al Duo: Grillo &Casà; sono loro che dettano la linea, in verità non sempre chiara, ma che va ingozzata lo stesso o addio carriera.

In quanto alla bocca cucita dell'opposizione Cinquestelle, cazzo! Ma dove? Ma quando? Ma se infuriano in rete, in parlamento  e in ogni luogo con siparietti, battute, referendum on line, comizi e conferenze  con la stampa estera. Il Capocomico urla per ogni dove, minaccia, maledice, vaffancula a pieno ritmo. ( Casalcoso no, sembra Keaton: non ride mai. ) L'unica speranza è che gli italiani li giudichino eccessivi anche per un Paese che ha votato per vent'anni Berlusconi.
Ho visto passare l'On. Uomo Qualunque, l'On.Tambroni, l'On. Craxi,  la On.Cicciolina  Ilona, l'On. Mastella, l'On.Scilipoti, l'On. De Gregorio...
Forza Italia, passerà anche l'On.Sorial!

venerdì 17 gennaio 2014

La vera partita





Stavolta il furbacchione batte una musata.

Impressionante il dispiegamento di violini Forza Italia verso Matteo Renzi. S'è messo a strimpellare anche Brunetta. Il Cavaliere gargarizza complimenti e dispensa simpatie.
Però è micidiale come una parte della sinistra italiana e del PD mostri ancora di non fidarsi dl giudizio e della capacità di Renzi.
Certo, ci sono pregiate conversioni dall'iniziale scherno o dubbio, verso un apprezzamento sempre maggiore.
Cito una persona che stimo e che mi piace, il nostro ( della Toscana ) Presidente Rossi.
Nelle sciagurate primarie -Bersani Rossi aveva sparato a palle incatenate contro Renzi, trattato da " berluschino".  Ha smesso.

Ma anche Michele Serra se n'è uscito con una Amaca favorevole su La Repubblica.

E infine il meno politico di tutti e uomo di mente libera Curzio Maltese, una volta molto dubitoso.
Scrive su La Repubblica:

...La parte del PD che ha governato per due anni e fino all'altro giorno con Berlusconi si scandalizza se il nuovo segretario Matteo Renzi vuole discutere col capo della destra la legge elettorale.
...E' del tutto legittimo che Renzi voglia discutere le riforme istituzionali e la legge elettorale con la destra. A patto che lo faccia alla luce del sole.

Lo farà. E impedirà anche ( vedetevi il videoche, come scrive Maltese:

...Diciamo la verità, monta una gran voglia di proporzionale nel ceto politico vecchio e nuovo, insieme all'idea di archiviare la seconda repubblica con un ritorno all'antico, alla prima. Si tratta di un interesse trasversale...
Il proporzionale piace alla vecchia nomenklatura del PD, che preferisce governare con la destra piuttosto che farsi rottamare da un possibile governo Renzi.
Il proporzionale piace moltissimo ai minuscoli centri di Casini, Monti e Alfano,che potrebbero (.. ) chiedere pedaggio a qualsiasi futura maggioranza. Non dispiace neanche a Berlusconi ( …) che potrebbe tornare in un governo di larghe intese, dipende naturalmente da chi gli offre cosa.
(….)
...il problema non è se Renzi tratta con Berlusconi, come hanno fatto tutti e su tutto prima di lui. Il problema è non fare la legge elettorale, punto e a capo, per tornare al proporzionale puro e ai fasti della prima repubblica. E' questo il nuovo, vero e grande inciucio. Nella perenne emergenza i cittadini vivono malissimo ma il ceto politico, da Alfano a Casaleggio, compreso il vecchio PD, se la passa assai bene. E dunque che ragione c'è di cambiare?
Questa è la vera partita. Diamo una mano a Matteo Renzi per vincerla. E' anche la nostra partita.